Ecco finalmente la sezione dedicata alla pratica; passiamo dunque a elencare materiali e attrezzi necessari per effettuare un intervento basilare di customizzazione: lo smontaggio di una Marine Band chiodata, con conseguente foratura di cover, reedplate e comb, e successivo riassemblaggio con viti. La medesima procedura può naturalmente venire impiegata per la semplice sostituzione del comb con uno analogo, realizzato in altri materiali (legni diversi, metallo o plastica) e già munto degli appositi fori.
- Un coltellino o comunque un attrezzo con lama preferibilmente piatta e sottile.
- Una pinzetta.
- 3 bulloncini da mm.1,5 di diametro e mm.10 di lunghezza (reedplate).
- 4 bulloncini da mm.2,0 di diametro e mm.10 di lunghezza (cover).
- Un piccolo cacciavite con punta a croce o comunque adatto ai bulloncini che impiegheremo.
- Una limetta e carta vetrata da legno di grana abbastanza fine.
- Punte da trapano (per metallo) da mm.2,5 e mm.2,0.
- Un trapano: preferibile quello a colonna ma anche uno manuale andrà benissimo, soprattutto se leggero e di dimensioni abbastanza ridotte; un classico trapano/avvitatore senza filo e con batteria ricaricabile sarà particolarmente maneggevole e avrà comunque una potenza sufficiente per le nostre esigenze.
NB: Qualora sui reedplate si preferisse utilizzare semplici viti (sul genere di quelle impiegate nelle Special 20) al posto dei bulloncini, il foro di uscita dovrà necessariamente avere un diametro inferiore a quello di entrata e soprattutto dovrà essere munito di filettatura, al fine di garantire la tenuta della vite in assenza dell'apposito dado. L'impiego dei bulloncini, qui suggerito, risulta chiaramente meno laborioso ma garantisce comunque una resa ottimale.
- COVER
Rimozione delle cover |
Quando i due chiodini si saranno sollevati di qualche millimetro riabbassate la cover e estraeteli con la pinzetta.
Effettuate le medesima operazione sull'altra cover, sempre nello stesso lato dell'armonica.
Foratura di cover, reedplate e comb |
Impiegate una punta da mm.2,5 che vi consentirà di utilizzare per il fissaggio bulloncini da mm.2,0 di diametro e mm.10 di lunghezza.
3) Ripetete le due operazioni nel lato opposto dell'armonica; i due nuovi bulloncini, inseriti nei fori appena realizzati, manterranno le cover ben fissate in posizione, con reedplate e comb sempre allineati.
La prima fase può considerarsi conclusa: le cover ora sono avvitate.
- REEDPLATE
Rimozione dei reedplate |
Effettuate questa operazione avendo l'avvertenza di farli flettere il meno possibile.
Foratura interna di reedplate e comb |
Una punta da mm.2,0 vi consentirà di impiegare bulloncini da mm.1,5 di diametro e mm.10 di lunghezza, mentre i nuovi fori verranno effettuati sempre usando come guida i tre preesistenti.
Procedete con la foratura iniziando dal lato delle ance aspirate, ovvero quelle esterne, mentre l'armonica (sempre priva di cover) appoggerà senza problemi sul lato liscio di quelle interne soffiate.
Anche la seconda fase è stata portata a termine e i reedplate ora sono avvitati.
(Per le operazioni di trapanatura effettuate da parte a parte, come tutte quelle sopra citate, sarà buona norma impiegare una tavoletta di legno come supporto tra l'armonica in lavorazione e il piano d'appoggio.)
- COMB
A questo punto a voi la scelta: una volta liberate dai chiodini sia le cover che i reedplate, ed effettuati i nuovi fori di fissaggio su entrambi, potrete decidere se impiegare un nuovo comb di vostro piacimento oppure riutilizzare quello originale in legno di pero della vostra armonica (che comunque, se opportunamente trattato, è un ottimo legno); naturalmente nel corso delle operazioni di trapanatura risulterà anch'esso già opportunamente forato e pronto all'uso.
Qualora il comb preesistente venga riutilizzato, necessiterà di alcune migliorie, di seguito descritte.
Levigatura degli spigoli |
(E' bene ricordare che, per un risultato ottimale, tutte le operazioni di limatura e carteggiatura, soprattutto in fase di rifinitura, dovranno preferibilmente venire effettuate seguendo il verso della venatura del legno.)
Attenzione: la vernice nera è molto più tenace di quella color ocra con cui è dipinta la superficie esterna dei divisori sul lato dell'imboccatura e una carteggiatura troppo profonda rischia di ridurre drasticamente le dimensioni del comb, con la conseguente necessità di dovervi poi adattare quelle dei reedplate!
8 ) Per ridurre la porosità del legno e impermeabilizzarlo, al fine di ovviare all'inevitabile e tristemente noto fenomeno del rigonfiamento derivante dall'assorbimento della saliva, tutte le superfici non trattate dovranno preferibilmente venire verniciate oppure incerate.
(Vedi la sezione: "Vernici e Cere".)
8 ) Per ridurre la porosità del legno e impermeabilizzarlo, al fine di ovviare all'inevitabile e tristemente noto fenomeno del rigonfiamento derivante dall'assorbimento della saliva, tutte le superfici non trattate dovranno preferibilmente venire verniciate oppure incerate.
(Vedi la sezione: "Vernici e Cere".)
Fine della terza fase: il comb è pronto.
- RIASSEMBLAGGIO
- RIASSEMBLAGGIO
A questo punto potrete riassemblare la vostra armonica e, se avrete seguito scrupolosamente i passaggi sopra elencati e portato a termine con successo questa semplice procedura, potrete orgogliosamente stingere tra le mani la vostra Selfcustom Harp.
Rimontaggio dei reedplate |
Rimontaggio delle cover |
Stringete saldamente in maniera definitiva ogni bulloncino solo dopo aver appurato il corretto posizionamento di ogni singolo componente.
L'operazione è conclusa!!
- BULLONCINI
L'armonica completata con i sette bulloncini |
Purtroppo non sempre risultano facili da reperire microviti di queste dimensioni: spesso ne sono sprovviste anche le ferramenta più fornite e potrà tornar utile rivolgersi a negozi di modellismo oppure a qualche vecchio orologiaio. Di necessità virtù: impiegate quello che riuscite a reperire e fatelo nel miglior modo possibile.
Per ovviare all'eventuale problema di una lunghezza eccessiva dei bulloncini potrete sempre intervenire armati di seghetto, avendo l'accortezza di inserire il dado prima di effettuare il taglio: il dado infatti, svitandosi, riformerà la filettatura rovinata sull'estremità segata.
- VERNICI E CERE
Attenzione: ricordiamo che tutti i prodotti chimici atti alla finitura del legno, se ingeriti, possono risultare tossici!!
Esistono in commercio vernici atossiche o prodotti che comunque, una volta essiccati, non presentano controindicazioni se impiegati su uno strumento da portare alla bocca. Appurata dunque l'atossicità del prodotto prescelto, potrete decidere se lasciar trasparire le venature del legno al naturale (finito con vernice lucida o satinata) oppure se modificarne la tonalità tramite un impregnante o una tintura; se invece vorrete colorare la vostra armonica, naturalmente avrete a disposizione una tavolozza infinita: non è detto che le Marine Band debbano essere necessariamente nere...
Cera d'api vergine |
Applicate la vostra cera in uno strato uniforme, senza eccedere nelle dosi, e lasciatela asciugare; una volta essiccata la cera dovrà venir tirata e lucidata con un panno morbido, preferibilmente in lana (serve a alzare la temperatura durante lo strofinamento e favorisce la stesura e la penetrazione). Se necessario la procedura potrà essere ripetuta periodicamente, soprattutto nel caso di legni particolarmente porosi, ma questo trattamento, se ben eseguito, garantisce un'ottima impermeabilizzazione del legno e un risultato molto duraturo, oltre che esteticamente assai gradevole.
Marine Band HM Custom by Maddog |
Ma, grazie a questo lavoro, la nostra armonica avrà fatto sicuramente un salto di qualità notevole e potrà competere con modelli più sofisticati e molto più costosi: modelli di fascia superiore ma realizzati pur sempre - ricordiamolo - con i medesimi materiali.
Ora anche il comb è stato portato al livello delle versioni più rifinite, è più stabile e più comodo da suonare, ma il vantaggio principale di aver customizzato la nostra armonica in questo modo sarà quello di poter accedere liberamente alle ance e, di conseguenza, alla pagina successiva: quella dedicata al settaggio.
Finalmente possiamo iniziare a dedicarci a migliorare il suono!