WORKSHOP I

CUSTOMIZZAZIONE BASE DI UNA MARINE BAND HM

   Ecco finalmente la sezione dedicata alla pratica; passiamo dunque a elencare materiali e attrezzi necessari per effettuare un intervento basilare di customizzazione: lo smontaggio di una Marine Band chiodata, con conseguente foratura di cover, reedplate e comb, e successivo riassemblaggio con viti. La medesima procedura può naturalmente venire impiegata per la semplice sostituzione del comb con uno analogo, realizzato in altri materiali (legni diversi, metallo o plastica) e già munto degli appositi fori.

- Un coltellino o comunque un attrezzo con lama preferibilmente piatta e sottile.
- Una pinzetta.
3 bulloncini da mm.1,5 di diametro e mm.10 di lunghezza (reedplate).
4 bulloncini da mm.2,0 di diametro e mm.10 di lunghezza (cover).
- Un piccolo cacciavite con punta a croce o comunque adatto ai bulloncini che impiegheremo.
- Una limetta e carta vetrata da legno di grana abbastanza fine.
Punte da trapano (per metallo) da mm.2,5 e mm.2,0.
- Un trapano: preferibile quello a colonna ma anche uno manuale andrà benissimo, soprattutto se leggero e di dimensioni abbastanza ridotte; un classico trapano/avvitatore senza filo e con batteria ricaricabile sarà particolarmente maneggevole e avrà comunque una potenza sufficiente per le nostre esigenze.

NB: Qualora sui reedplate si preferisse utilizzare semplici viti (sul genere di quelle impiegate nelle Special 20) al posto dei bulloncini, il foro di uscita dovrà necessariamente avere un diametro inferiore a quello di entrata e soprattutto dovrà essere munito di filettatura, al fine di garantire la tenuta della vite in assenza dell'apposito dado. L'impiego dei bulloncini, qui suggerito, risulta chiaramente meno laborioso ma garantisce comunque una resa ottimale.


- COVER


Rimozione delle cover
1) Iniziate sollevando delicatamente un lato inchiodato della prima cover tramite il vostro coltellino: infilatelo tra cover e reedplate e fate leva.
Quando i due chiodini si saranno sollevati di qualche millimetro riabbassate la cover e estraeteli con la pinzetta.
Effettuate le medesima operazione sull'altra cover, sempre nello stesso lato dell'armonica.














Foratura di cover, reedplate e comb
2) Tenendo ben salde le due cover, che comunque resteranno fissate dai chiodini del lato opposto ancora in loco, effettuate con il trapano i due fori per le viti laterali, usando come guida i fori dei chiodini appena estratti.
Impiegate una punta da mm.2,5 che vi consentirà di utilizzare per il fissaggio bulloncini da mm.2,0 di diametro e mm.10 di lunghezza.





3) Ripetete le due operazioni nel lato opposto dell'armonica; i due nuovi bulloncini, inseriti nei fori appena realizzati, manterranno le cover ben fissate in posizione, con reedplate e comb sempre allineati.

La prima fase può considerarsi conclusa: le cover ora sono avvitate.




- REEDPLATE


Rimozione dei reedplate
4) Sempre con l'ausilio del coltellino sollevate i reedplate dal comb: infilate la lama tra legno e metallo, iniziando da un angolo, e con molta cautela iniziate a fare leva lungo il perimetro finché i chiodini non inizieranno a sollevarsi; a questo punto estraeteli con la pinzetta e i reedplate saranno liberi.
Effettuate questa operazione avendo l'avvertenza di farli flettere il meno possibile.














Foratura interna di reedplate e comb
5) Fissate entrambi i reedplate al comb tramite i quattro nuovi bulloncini esterni preposti al fissaggio delle cover, ma senza di esse, ed effettuate i tre fori per quelli interni.
Una punta da mm.2,0 vi consentirà di impiegare bulloncini da mm.1,5 di diametro e mm.10 di lunghezza, mentre i nuovi fori verranno effettuati sempre usando come guida i tre preesistenti.
Procedete con la foratura iniziando dal lato delle ance aspirate, ovvero quelle esterne, mentre l'armonica (sempre priva di cover) appoggerà senza problemi sul lato liscio di quelle interne soffiate.

Anche la seconda fase è stata portata a termine e i reedplate ora sono avvitati.



(Per le operazioni di trapanatura effettuate da parte a parte, come tutte quelle sopra citate, sarà buona norma impiegare una tavoletta di legno come supporto tra l'armonica in lavorazione e il piano d'appoggio.)




- COMB

   A questo punto a voi la scelta: una volta liberate dai chiodini sia le cover che i reedplate, ed effettuati i nuovi fori di fissaggio su entrambi, potrete decidere se impiegare un nuovo comb di vostro piacimento oppure riutilizzare quello originale in legno di pero della vostra armonica (che comunque, se opportunamente trattato, è un ottimo legno); naturalmente nel corso delle operazioni di trapanatura risulterà anch'esso già opportunamente forato e pronto all'uso.
   Qualora il comb preesistente venga riutilizzato, necessiterà di alcune migliorie, di seguito descritte.



Levigatura degli spigoli
6) Al fine di rendere meno taglienti per le labbra gli spigoli dei divisori sull'imboccatura, levigateli con una limetta abbastanza sottile e rifiniteli successivamente impiegando carta vetrata (per legno, naturalmente) di grana via via sempre più fine.


(E' bene ricordare che, per un risultato ottimale, tutte le operazioni di limatura e carteggiatura, soprattutto in fase di rifinitura, dovranno preferibilmente venire effettuate seguendo il verso della venatura del legno.)
 

7) Se vorrete poi intervenire sul comb in maniera più radicale, potrete carteggiare anche i tre lati esterni dipinti di nero, magari arrotondando pure i quattro spigoli, e sbizzarrirvi con la conseguente finitura.
Attenzione: la vernice nera è molto più tenace di quella color ocra con cui è dipinta la superficie esterna dei divisori sul lato dell'imboccatura e una carteggiatura troppo profonda rischia di ridurre drasticamente le dimensioni del comb, con la conseguente necessità di dovervi poi adattare quelle dei reedplate!

8 ) Per ridurre la porosità del legno e impermeabilizzarlo, al fine di ovviare all'inevitabile e tristemente noto fenomeno del rigonfiamento derivante dall'assorbimento della saliva, tutte le superfici non trattate dovranno preferibilmente venire verniciate oppure incerate.

(Vedi la sezione: "Vernici e Cere".)

Fine della terza fase: il comb è pronto. 



- RIASSEMBLAGGIO

   A questo punto potrete riassemblare la vostra armonica e, se avrete seguito scrupolosamente i passaggi sopra elencati e portato a termine con successo questa semplice procedura, potrete orgogliosamente stingere tra le mani la vostra Selfcustom Harp.


Rimontaggio dei reedplate
9) Riavvitate saldamente i reedplate al comb, avendo cura di posizionare quest'ultimo in modo tale da centrare le ance nei relativi canali e evitare il contatto tra ance e divisori.










Rimontaggio delle cover
10) Riavvitate le cover e tenete presente che tutti i fori realizzati avranno un leggero lasco (mezzo millimetro di differenza tra diametro del foro e spessore del bulloncino) che consentirà di posizionare con estrema precisione ogni elemento tramite piccoli aggiustamenti.
Stringete saldamente in maniera definitiva ogni bulloncino solo dopo aver appurato il corretto posizionamento di ogni singolo componente.

L'operazione è conclusa!!

                                                                                










- BULLONCINI                                                              

L'armonica completata con i sette bulloncini
   Le misure dei bulloncini e dei relativi fori, sopra riportate, sono chiaramente indicative: sono consigliabili ma possono essere variate. Esistono in commercio bulloncini, viti e punte da trapano anche in misure decimali (mm.1,7, mm.2,2 etc.) che possono risultare altrettanto valide.
   Purtroppo non sempre risultano facili da reperire microviti di queste dimensioni: spesso ne sono sprovviste anche le ferramenta più fornite e potrà tornar utile rivolgersi a negozi di modellismo oppure a qualche vecchio orologiaio. Di necessità virtù: impiegate quello che riuscite a reperire e fatelo nel miglior modo possibile.
   Per ovviare all'eventuale problema di una lunghezza eccessiva dei bulloncini potrete sempre intervenire armati di seghetto, avendo l'accortezza di inserire il dado prima di effettuare il taglio: il dado infatti, svitandosi, riformerà la filettatura rovinata sull'estremità segata.





- VERNICI E CERE

   Attenzione: ricordiamo che tutti i prodotti chimici atti alla finitura del legno, se ingeriti, possono risultare tossici!!

   Esistono in commercio vernici atossiche o prodotti che comunque, una volta essiccati, non presentano controindicazioni se impiegati su uno strumento da portare alla bocca. Appurata dunque l'atossicità del prodotto prescelto, potrete decidere se lasciar trasparire le venature del legno al naturale (finito con vernice lucida o satinata) oppure
 se modificarne la tonalità tramite un impregnante o una tintura; se invece vorrete colorare la vostra armonica, naturalmente avrete a disposizione una tavolozza infinita: non è detto che le Marine Band debbano essere necessariamente nere...

Cera d'api vergine
   Pure le cere possono essere nocive, soprattutto per la presenza di antitarlo impiegato in alcuni prodotti, e il modo più sicuro ed efficace per incerare un comb risulta quello di prodursi la propria cera. Procuratevi in un negozio di colori della cera d'api vergine (si presenta in scaglie o pezzi molto solidi di un colore giallo ambrato) e discioglietela a bagnomaria con essenza di trementina naturale (reperibile anche nei negozi per le Belle Arti), evitando acquaragia di origine chimica o prodotti affini, tipo solventi e diluenti. Mettete la cera solida in un recipiente ed aggiungetevi il liquido, riscaldate il tutto senza portare l'acqua del contenitore esterno a ebollizione o comunque a temperature molto alte (ricordate che la trementina è infiammabile!) e aspettate che il tutto assuma una consistenza densa e omogenea. Il composto, una volta raffreddato, non solidificherà più e a seconda della diluizione da voi prescelta avrà una consistenza diversa ma sarà sempre facilmente applicabile con uno straccio o un pennello. Conservatelo in un recipiente ben chiuso e durerà a lungo.
   Applicate la vostra cera in uno strato uniforme, senza eccedere nelle dosi, e lasciatela asciugare; una volta essiccata la cera dovrà venir tirata e lucidata con un panno morbido, preferibilmente in lana (serve a alzare la temperatura durante lo strofinamento e favorisce la stesura e la penetrazione). Se necessario la procedura potrà essere ripetuta periodicamente, soprattutto nel caso di legni particolarmente porosi, ma questo trattamento, se ben eseguito, garantisce un'ottima impermeabilizzazione del legno e un risultato molto duraturo, oltre che esteticamente assai gradevole.





Marine Band HM Custom by Maddog
   Intendiamoci: quanto descritto sopra non ha certo la pretesa di passare per "i dieci comandamenti" della customizzazione; abbiamo semplicemente elencato i passaggi necessari per effettuare un efficace intervento base di miglioramento nell'assemblaggio di una Marine Band chiodata: forse l'unico manufatto della civiltà contemporanea, oltre ai tacchi delle scarpe, ancora tenuto insieme da chiodi!
   Ma, grazie a questo lavoro, la nostra armonica avrà fatto sicuramente un salto di qualità notevole e potrà competere con modelli più sofisticati e molto più costosi: modelli di fascia superiore ma realizzati pur sempre - ricordiamolo - con i medesimi materiali.
   Ora anche il comb è stato portato al livello delle versioni più rifinite, è più stabile e più comodo da suonare, ma il vantaggio principale di aver customizzato la nostra armonica in questo modo sarà quello di poter accedere liberamente alle ance e, di conseguenza, alla pagina successiva: quella dedicata al settaggio.
   Finalmente possiamo iniziare a dedicarci a migliorare il suono!